mercoledì 1 settembre 2010

Settembre tempo di pensare

A settembre solitamente riprendono tutte le attività lavorative e con esse anche le attività ecclesiali. ipartono i gruppi di catechesi e di iniziazioe cristiana. Quale tempo migliore se non questo della programmazoine per chiederci ancora meglio : chi è Gesù per me? Chi è Gesù per la gente che mi circonda e che incontro?
Non è una domanda scontata nè di facile evasione perchè se oggi c'è troppa ignaranza in merito al centro della nostra fede qualcosa dovrà pur dire. Lo sappiamo che la stragrande maggioranza di chi si dichiara cristiano lo è solo per appartenenza culturale ma non per fede ragionata e creduta.
Siamo troppo abituati a pensare Gesù Cristo direttamente come Dio senza passare per la sua umanità e questo oltre che ad essere una vera eresia è oltretutto dannoso er creare una fede vera e robusta.
Forse è per questo che tanti giovani non si accostano più alla fede? perchè dovrebbero credere in Gesù? Forse è per questo che tanti adulti si allontanano dalla fede? quali motivo dovrebbero trovare per credere?
Abbiamo costruito una fede sempre e troppo dogmatica lontana dalla realtà, che non fornisce senso o risposte alle domande della gente, ai problemi quotidiani, al senso della vita.
Questo blog si propone nei prossimo giorni di dare qualche spunto per leggere la figura di Gesù nel suo contesto storico, per rivisitare la sua figura storica attraverso la quale è possibile leggervi i suoi tratti di figlio di Dio.
Del resto questo è stato il cammino fatto dai suoi discepoli che da uomo qual'era da come ha vissuto la sua vita e da come l'ha spesa ne hanno scorto e intravisto i tratti divini.

domenica 4 luglio 2010

UN RUOLO DA RECUPERARE

Questo è un blog che vuoe dare voce e spazio al laicato credente che per molti motivi è ormai diventuto afono. Manca una vera formazione laicale dei credenti, non si sa più bene cosa siano i fedeli che non appartengono a degli oridini gearchici interni alla chiesa. I movimenti hanno un pò supplito a tale carenza però non hanno risolto un problema aperto già dal Vaticano II.
Mancano figure di laici adulti e maturi capaci di dare una linea, di elaborare un pensiero e di collaborare all'interno della chiesa in maniera attiva e non solo passiva obbedendo(quando va bene) alle decisioni della gerarchia ecclesiastica.
Da dove scrivo, Sorrento, la situazione è chiara in tutta la sua drammaticità. Una grande attenzione ai pastori ha caricato qusti ultimi di troppe responsabilità e aspettative che quando vengo meno creano il disfacimento di intere comunità. Io credo che le cose debbano essere diverse, che possano essere reindirizzate in modo diverso rimettendo al entro la Parola di Dio e il rapporto diretto del credente con essa e la comunione nella compagine ecclesiale intesa come assemblea di tutti i credenti e non solo tra i preti ed i vescovi.
Questo blog vuole fare informazione in questo senso ridando fiato ai presbiteri -troppo caricati ed oberati di aspettative - e liberando la creatività, l'iniziativa e la forza di un laicat forte che avendo accesso a tutti gli ambiti, possa portare con umiltà la buona notizia di Gesù in ogni ambiente di vita.